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Asia, Bangkok, Thailandia

ReLove… Bangkok

Bangkok è un pezzo di me. Le sue strade, il suo odore, i piatti di plastica che sbattono su tavoli di metallo, lo  street food e la morning glory, è odore di incenso nell’aria calda, è il rosso dei tetti del templi, la strada che dall’aeroporto mi porta in città. E’ il traffico. Le isole felici. I monaci che ti sorridono e fanno un passo indietro. E’ la gente vestita di verde mercoledì e blu di venerdì, sono mani giunte per dire grazie, rumore di motorini e una lingua musicale che accompagna una scrittura che sembra un ricamo sulla carta.

Amo Bangkok, e non so bene perché.

Ma ogni volta che sono qui, in questa terra di contraddizioni incredibili, libertà sessuale totale e libertà di parola limitata (non si può parlare male della famiglia reale fino al quarto grado di parentela, tanto per capirci), io sto bene, mi sento a mio agio.

Bangkok è la città dove tutto è possibile, dove puoi mangiare con un euro a pasto e dormire con tre… Oppure spendere migliaia di bath per dormire in posti da sogno e mangiare nei ristoranti migliori d’Asia.

La puoi vivere ad ogni livello. E questo io lo adoro.

Bangkok è Andrea e Kevin. E’ Dew. E’ abbracciare qualcuno. E forse questo per me la rende ancora più speciale.

Mi è sempre piaciuto vedere la città da diversi punti di vista: ho dormito in ostelli di 4 € al giorno (puliti, oltretutto!) e in hotel da mille e una notte (agoda fa spesso offerte che davvero non si possono lasciare al loro posto), mangiato seduta su un marciapiede un pad thai al tofu per meno di un euro e provato il Nahm, il miglior ristorante d’Asia.

Ecco, Bangkok è questo: un turbine di emozioni, sapori, odori ed esperienze che si confondono e mi esaltano a tal punto di coprirmi la voce con le mie stesse parole. E quindi. Consigli e racconti di questa, bella, ennesima Bangkok.1012971_10204232065416748_3037691014794910901_n

Prima di tutto devo fare una menzione speciale alla Turkish Airlines che ci ha fatto viaggiare sereni oltre a regalarci l’esperienza da veri ricconi di passare le ore di scalo che avremmo dovuto passare in uno scomodo sedile della sala d’attesa… Nella Cip Lounge della Business Class. E vi assicuro che è qualcosa di davvero stratosferico: i baklava erano da perdere la testa. Il biglietto aereo… No, quello l’abbiamo pagato. Un prezzo stracciato ma l’abbiamo pagato tutto. E quindi grazie Turkish che mi hai regalato due bicchieri di ottimo vino che mi hanno stesa per tutto il volo verso Bangkok.

Quindi un volo tranquillo, visto che non mi sono accorta di nulla.

Siamo atterrati e come sempre siamo scesi al piano -1, e già qualcosa era cambiato: niente più fogliettini compilati a mano, vicino al marciapiede troneggiano dei totem elettronici che spuntano biglietti con il numero del posto in cui ci sarà il tuo taxi ad aspettarti.

Per circa 10 € a testa a notte ci rilassiamo un attimo al Chaydon Satorn (http://www.chaydonsathorn.com/), comodo e vicino a tutto quello che ci serve. Pulito e carino. E poi fuori, subito nella BTS, verso Dew, verso i primi classici momenti di caldo, freddo, caldo e aria condizionata di un qualsiasi centro commerciale, uno di quelli che cancella spazio e tempo, se non fosse che tutto è scritto in thailandese, potremmo essere da qualsiasi parte del mondo.

Abbiamo stranamente cenato in un ristorante troppo chic e fusion per i nostri standard e poi Andrea ci ha portato a mangiare la famosa mango cheesecake con cui Cabiria mi ha torturata più e più volte.

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A Bangkok non abbiamo visitato nulla, abbiamo fatto cose normali.

Un giro all’MBK (il centro commerciale più tecnologico di Bangkok, dove il 4° piano è un tripudio di cover e cellulari), abbiamo bevuto bubble tea e ci siamo fatti tagliare i capelli. Ormai per Gianni è come un rituale propiziatorio. Come se fossimo stati qui qualche giorno fa e tutto, in un attimo, è tornato alla sua normale routine.

Abbiamo scelto un viaggio low cost per concederci un lusso (che a casa poi non sarebbe poi così tanto un lusso): un pranzo al Nahm, il miglior ristorante d’Asia. Delizioso. Anche se sono rimasta un pochino perplessa su alcune cose.

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La qualità del cibo a Bangkok è sempre talmente alta, che forse mi aspettavo qualcosa di più stratosferico, creativo e stravagante. Ma la filosofia dello chef è quella di riprendere antiche ricette e riprendere i sapori della tradizione. Quindi, niente creatività  (il talento però l’ha lasciato trasparire dall’appetizer), solo sapori originali con prodotti di altissima qualità.

Bangkok è una città strana, agghindata a Natale, con alberi stratosferici e decorazioni che farebbero invidia a Manhattan. E accanto, templi e tradizioni come quella dell’Erawan Shrine, che ho scoperto solo questa volta, attraverso le parole di Andrea.

Credits di questa bella e pettinatissima foto: Andrea In Thailandia

Questo tempietto, nel cuore della città moderna, è stato costruito perché – secondo un astrologo – per l’hotel era stata posizionata la prima pietra nel luogo sbagliato, e questo era stato di pessimo auspicio, visto che dopo pochissimo tempo stava già fallendo.

Dopo la costruzione di questo tempio, a quanto pare, tutto ha cominciato ad andare per il meglio. Leggende? Superstizioni?

E’ un tempio indù (dedicato a Brahma, dio a tre teste), in una città buddista e i thailandesi, come superstizioni, competono alla grande con gli italiani.

Ognuno sceglie in cosa credere.

Io credo che il Natale lo sento anche qui, dove Snoopy ha il ruolo di Babbo Natale nelle decorazioni, e le luci possono tenerle fino al capodanno cinese perchè le culture qui si mischiano senza che nessuno ci faccia troppo caso.DSCF8365

Qui puoi farti cantare e ballare le preghiere da danzatrici agghindate di tutto punto in abiti tradizionali, il profumo dell’incenso si mischia a quello dello smog delle macchine di questo trafficatissimo incrocio.

Mi ha colpita.

E poi un’altra cena, multiculturale, con amici che viaggeranno con noi per un pezzo per poi volare in Birmania e il gruppetto italiano/thai/americano della sera precedente, tutti con le mani dentro i piattini di cibo della regione dell’Isaan.

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Cibo speziato raccontato da Andrea e Dew, che ad ogni piatto si confrontavano ridendo.

Bangkok è fatta di piccoli mondi, e questo, per una sera, per due giorni, è stato il nostro. Cene di cibo thai, di chiacchiere in inglese tra italiani, di confronti, di voglia di partire. Per qualsiasi direzione.

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7 Comments

  • Reply Cabiria

    Mi è sembrato di tornare lì con te, con tutti voi.
    Credo che tutte e due amiamo Bangkok per gli stessi motivi…mango cheesecake a parte, eh!!

    13 Dicembre 2014 at 18:58
  • Reply Viachesiva

    La tua passione mi tiene incollata allo schermo ogni volta che inizio a leggerti. Leggo questo post che scrivi dalla Thailandia mentre sono a Birmingham per il weekend. Che meraviglia, no?

    13 Dicembre 2014 at 19:54
    • Reply Paola Annoni

      E’ così bello condividere pezzi di mondo, mentre si è sparpagliate per il mondo. Accorcia le distanze, fa nascere nuovi sogni. E’ meraviglioso si.
      Aspetto il tuo pezzo su Birmingham allora 🙂

      14 Dicembre 2014 at 17:57
  • Reply daniele

    arrivai per la prima volta il 26 novembre 2013 per circa un venti giorni..mom potro mai dimenticare il giorno del saluto quel amledetto 17 dicembre..la mia vita era totalmente cambiata bangkok mi aveva rapito..il 28 aprile 2014 tornai…addio ad amici e parenti addio al lavoro e biglietto di sola andata per bangkok..ora dopo un anno e mezzo di permanenza fissa niente e cambiato anzi non posso farne a meno non potro mai andarmene da questa meravigliosa citta..ti capisco benisismo..bangkok non si puo spiegare…

    8 Agosto 2015 at 6:21
    • Reply Paola Annoni

      Sai che leggere il tuo commento mi ha fatto venire la pelle d’oca?
      Io non credo riuscirei mai a fare un passo del genere… Ma Bangkok la amo troppo, la amo come un fidanzato stronzo da cui non puoi staccarti.
      Quando ci torno prendiamoci una papaya salad insieme dai 😀

      15 Agosto 2015 at 23:09
  • Reply marina

    Ho amato immensamente Bangkok, a giugno ci tornerò con la mia bimba che avrà solo 20 mesi, spero che ne resti innamorata come lo sono io! Grazie di aver condiviso con noi “la tua Bangkok”

    9 Febbraio 2018 at 16:09
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