Follow:
Thailandia, Viaggi

Un pranzo alternativo: l’esperienza di mangiare in una casa thai

E’ RECORD!

Uno di quei record che non serve a niente, ma non importa. Sono stata sveglia 40 ore. Ma si sa, Bangkok è Bangkok. E’ la terza volta che ci torno e ha un non so che di familiare..il casino, le bancarelle, il fatto che mi si è già bloccato il collo per i folli sbalzi termici fuori-dentro (la temperatura dello sky train sono quasi sicura venga decisa dal serial killer del camion frigo thailandese…ci sono circa 6 gradi e fuori 40!!). Casa.

Oltretutto questa volta ho la fortuna di essere scarrozzata in giro da una splendida ragazza del posto che come regalo di benvenuto mi ha offerto un ottimo pranzo homemade a casa sua. Fantastico.

Come prima cosa mi porta a prendere un caffè a una bancarella che a quanto pare prepara i migliori caffè e the del quartiere. Rigorosamente pieni di ghiaccio (grazie a dio essere stata una bambina selvaggia e aver passato anni negli scout con le mani nella terra mi ha dato la forza di tollerare qualsiasi batterio ammazza turista e non ho mai avuto problemi…me la sono tirata adesso, lo so) e dentro un sacchettino, ma il the è una vera delizia.

Arriviamo nella sua bellissima casa e aspettando per il pranzo parliamo del più e del meno e l’argomento finisce sulla televisione: il confronto è inevitabile. In Thailandia a quanto pare la tv non via cavo è inguardabile, una specie di soap opera no stop in cui le storie si differenziano dai vari beautifull e sentieri solo per gli occhi a mandorla.

Esiste “ballando sotto le stelle” (la Canalis potrebbe fare anche la versione thai…), esiste una specie di amici di Maria de Filippi ma solo in versione canterina, il grande fratello non ha mai preso piede (ma solo perchè c’è una versione thai dove “fanno anche qualcosa” come in un’accademia) e anche Dew, la mia amica thai, è drogata di serie tv americane. Il problema è stato riuscire a farle credere che esistesse “uomini e donne”, la questione del tronista e soprattutto la versione per anziani, rigorosamente con targhette con i nomi (si sa, con l’età la memoria vacilla) su foglio A4 con carattere 86.

Temo che pensi che me lo sono inventata. Purtroppo no.

Prima di sedermi a tavola mi è stato portato uno strano bicchiere con una bevanda blu dentro: un infuso di fiori, fresco e dissetante. Macerano questi fiorellini blu (devo richiedere il nome, ma se non ricordo male erano butterfly qualcosa…) e a piacere aggiungono del lime. Fantastico.

Il pranzo è meraviglioso, a parte che mi fanno una versione del maiale per vera turista, provo il loro, ma rischio di farmi esplodere un’arteria: non è piccante, è VIOLENTO. Ho sorriso e mollato subito il colpo (ovviamente dopo aver mangiato circa 8 cucchiai di riso e cercato disperatamente dell’acqua…visto che loro, a tavola, non bevono).

Ad accompagnare c’era una specie di insalata cotta in padella, niente di strano (carotine, mais e insalata) e una zuppa di funghetti e eggtofu (tofu più giallo e con un sapore leggermente diverso dal tofu normale…cioè, ha un sapore), uova e riso. La chicca me la mettono in tavola come dolce.

Ananas (e fin qui ci siamo) e mango (una razza aspra e vagamente insapore), soavemente accompagnato con una salsina (Dew mi specifica che è una specialità di sua madre…) di zucchero e gamberetti macerati (così tanto che sono diventati trasparenti). Provo, riprovo. Riprovo. No, non ce la faccio, è terribile.

La mamma di Dew lo mangia con estremo gusto, evidentemente è il mio palato a non essere pronto.

A titolo informativo, tutto il mondo è paese: la madre di Dew è una tizia piccola e simpaticissima, sgrida la figlia in thai ma il tono lo conosco. Almeno mi fa sentire a casa.

Share:
Previous Post Next Post

You may also like

2 Comments

  • Reply Caba

    foto… foto… foto… foto… soprattutto del cibo….
    ma ricorda: foto… foto… foto… foto… e dai pubblica qualche cosa

    10 Marzo 2012 at 8:36
  • Reply paolannoni

    devo avere un problema di mongolaggine con le foto..appena riesco riempio! 🙂 love!

    10 Marzo 2012 at 15:26
  • Rispondi a paolannoni Cancel Reply