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Prova ad essere libero

Untitled design (1)Vorrei che ogni tanto foste liberi.

E’ una sensazione bellissima.

Sembra una roba generica, senza capo né coda, ma in realtà è bello pensare a cosa ci rende davvero così, in quello stato di leggerezza che si raggiunge così raramente.

Provate.

Sentirsi liberi vuol dire fare un viaggio e non dirlo a nessuno, non twittare, non postare nulla su instagram o facebook. Fare un viaggio, scattare le foto con la macchina fotografica. Farle vedere stampate a qualche amico al ritorno.

Sentirsi liberi è dire “no, grazie, non mi interessa”. Rifiutare – gentilmente – inviti, stare a casa a fare qualcosa di veramente tuo come riempire una teglia di biscotti.

Sentirsi liberi è essere quello che non si diverte, quello che non fa il “pazzissimo” quello che non è al massimo della vita. Perché a volte ci divertiamo di brutto, ma a volte, semplicemente, no.

E invece condividi che è stato tutto uno sballo. Al posto di dire che è stato uno sbaglio.

Sentirsi liberi è buttare nel cesso qualche ora della tua vita per fare qualcosa per gli altri.

E’ avere quel mal di pancia bello, quello che hai mentre prepari una valigia o una cena per una persona che ami.

L’altra sera sono stata fuori a cena con una delle mie migliori amiche, ci siamo ingozzate di sushi, abbiamo parlato fitto fitto per ore. Non una foto ai piatti, non una selfie. Ma quella di ieri me la ricorderò come una serata speciale, finalmente una serata in cui siamo riuscite a stare insieme, anche se avevamo bisogno di altre 5 ore visto che siamo uscite per parlare di una cosa e non l’abbiamo nemmeno citata.

Non so, sento un estremo bisogno di cose vere.

Ho bisogno di persone vere.

E quella sensazione di benessere la trovo sempre volatile: la tocco, la sento sulle mani, ma mi scappa di continuo.

Ho provato a chiedere a qualche amica “quando ti senti davvero libera”. qualcuno non mi ha neanche risposto, ma chi lo ha fatto ha dato risposte stupende.

“Non è una cosa da viaggiatrice eh, quando sono in Toscana e posso sedersi in mezzo al mio pratone in cima alla collina e stare lì anche per ore certa che non mi verrà a disturbare nessuno, perché di lì non passa nessuno. Tipo che se volessi potrei girare in mutande. È un posto dove il telefono prende poco e internet ancora meno, c’è tanto verde, sopra solo il cielo e non si sentono le macchine. È il mio momento bucolico! Se no quando mi capita di fare una cosa “nuova” da sola e inizio a rilassarmi dopo essermi ansiata, ad esempio se faccio un tragitto da sola in auto che non conoscono o giro per una città in cui non sono mai stata e vedo che non mi sto perdendo. Quelli sono momenti in cui mi sento invincibile..” E.

“Per me la libertà è “incondizionalità”, l’essere me stessa dove e quando voglio, sia fisicamente che mentalmente senza che però la mia libertà condizioni quella di qualcun altro. Sono libera quando sto bene io senza danneggiare gli altri o condizionare il loro stato d’animo” V.

“Il fatto di disporre del proprio tempo” C.

“Fare una passeggiata in campagna, quando hai davvero il tempo per farlo” L.

“Libertà di pensiero e parola, di non sentirti etichettata e giudicata (sempre), in un mondo in cui conta più l’apparire che la sostanza, in cui se non sei “alla moda” non conti nulla, il mio sentirmi libera da etichette è poter indossare un paio di All stars, dei jeans consumati e amare incondizionatamente le persone che ogni giorno mi regalano la mia libertà” F.

Il tempo. Il respirare a fondo. L’essere sé stessi. Quanto spesso ci dimentichiamo di queste cose?

Il mio perenne cercare di essere una persona migliore mi butta troppo spesso nelle fila di “fare troppe cose per gli altri”, per poi finire nel calderone di “cose che in realtà non voglio fare” e ultimamente mi sto schiacciando sotto pesi volontari che mi accorciano il respiro e mi rubano il tempo. Ho bisogno di aria, di abbracci veri, di persone vere.

Oggi sarò ancora a Rimini al TBDI, l’evento per i blogger all’interno del TTG: ci sono tante persone che voglio riabbracciare, tante che in realtà non vorrei vedere nemmeno in cartolina.

Penso che un passo verso questa riflessione lo farò partendo da qui: i sorrisi solo se meritati, cercherò per una mezza volta di non farmi sotterrare dal giudizio della gente, mi impegnerò al massimo per godermi questi 3 giorni.

E a te, cosa ti fa sentire davvero libero?

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6 Comments

  • Reply Lulu

    Se ci pensi, le serate migliori, quelle dove siamo noi veramente, liberi da ogni costrizione o condivisione social, sono quelle stesse sere in cui ricordi social proprio non esistono, perchè sono talmente belle da vivere che non si sente il bisogno di doverlo dire al mondo. Si sta bene, punto.
    Buon TTG!
    Un abbraccio
    LuluCuomo

    8 Ottobre 2015 at 11:19
  • Reply Sara

    Ciao Paola! Com’è andata a Rimini? Visto che hai scritto questo post sulla libertà e termini con una domanda, perchè non rispondere? Libertà, un parola così immensa e così sconfinata, a cui ognuno può associare qualcosa di diverso.. Io spesso mi sono sentita libera quando sono riuscita a fare qualcosa che non credevo sarei mai riuscita a fare o per cui ho impiegato molto tempo prima di riuscire a farla: questi “successi” mi fanno credere in me stessa e per me credere in se stessi vuol dire essere liberi.
    Buona serata! 🙂

    11 Ottobre 2015 at 20:47
    • Reply Paola Annoni

      Ciao Sara! A Rimini è andata abbastanza bene dai, ho visto tante facce nuove, tante vecchie conoscenze e una gran voglia di fare.
      A leggere il tuo commento ho respirato a fondo: quella sensazione, di avercela fatta… Beh, è bellissima.
      Credere in sè stessi vuol dire essere liberi… Un bel punto di vista a cui non avevo pensato (forse perchè in me stessa credo ben poco 😀 )
      ti abbraccio forte, grazie della condivisione <3

      12 Ottobre 2015 at 17:27
  • Reply One Two Frida

    Che belli questi post, riesci sempre a farmi riflettere, a farmi prendere un attimo fiato, smettere di correre, pensare. Pensare finalmente, a quello che sto facendo e al senso che ha tutto questo.
    E’ sempre bello leggerti!
    Un abbraccio

    25 Ottobre 2015 at 15:31
    • Reply Paola Annoni

      A te cosa ti fa sentire bene bene (a parte fare rafting in Slovenia)? 🙂 ti abbraccio forte forte

      26 Ottobre 2015 at 17:36
  • Reply ALICE

    non avere orari,neppure nessuno che me ne impone. Nessuno che mi rompe le balle. Spegnere il cellulare, lasciare a casa il fidanzato e camminare da sola oppure sedermi anche 3 ore di fila immobile a guardare lo steso panorama perdendomi nei miei pensieri. Leggere un libro senza dover preparare la cena a qualcuno. Oppure non fare nulla tutto il giorno o fare cavolate. Niente obblighi, se non quello di tornare a casa o in albergo entro cena…..o ancor meglio non avere nessuno che mi aspetta per cena quel giorno. Io, io, solo io, io decido, io faccio o non faccio, io ed il MIO sacrosanto tempo di cui sono ferocemente gelosa e che con gli anni tendo a sprecare sempre meno in cose che non voglio fare. Un giorno di sano e PURO egoismo/egocentrismo.

    18 Settembre 2018 at 1:21
  • Rispondi a Sara Cancel Reply