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USA, Wisconsin

Milwaukee. Itinerario di due giorni. Mini guida su cosa vedere, dove mangiare e come innamorarsi

Milwaukee è bella.

Sì. Molto.

Milwaukee viene oscurata dalla vicina Chicago e per questo non se la fila nessuno?

Esattamente.

Siamo capitati in questa cittadina del Wisconsin conosciuta praticamente solo per Happy Days praticamente per caso, l’anno scorso la prima volta. Avevamo buttato lì un giorno nell’itinerario, senza troppe aspettative e poi… E poi è scattato qualcosa.

Di Milwaukee mi sono innamorata follemente subito: si respira un’aria frizzante, la storia che si mischia con un rinnovamento continuo, l’arte e i musei che si alternano a palazzi futuristici.

Sì, ok, mi hanno convinto anche il formaggio e la birra che qui scorre a fiumi. E il basket, sì, perché da quando sono stata lì io tifo Bucks. Insomma, adesso vi dico cosa fare, cosa vedere, dove mangiare a Milwaukee (assolutamente ci sono degli indirizzi imperdibili), e soprattutto come farsi travolgere da questa cittadina che non ha nulla a che vedere con l’idea che sicuramente avete.

Prima un pezzo di storia riassunta proprio in tre righe.

Prima c’erano i nativi, poi nel 1830 un trattato con loro aprì le porte ai bianchi per insediarsi. Poi arrivano i rivoluzionari tedeschi fuggiti dalla Germania dopo aver cercato di rovesciare la monarchia nel 1848. Questo spiega i nomi delle mitiche Pabst, Miller o perché questa città è così famosa per questa bevanda.

Bisognerebbe poi guardare alla storia di immense fabbriche come la Pabst – Blue ribbon, che ha fatto la storia della città. Nel 1977 produceva 18 milioni di barili di birra, nel ’96 la sede e la fabbrica si svuotano e spostano la produzione da un’altra parte lasciando un buco pazzesco in città.

Nonostante questo la città è piena zeppa di cose da fare, da vedere, visitare. Se amate l’arte, la storia, il buon cibo… Beh, è decisamente la città per voi. Io mi sono follemente innamorata e vorrei tantissimo tornarci. Per la terza volta. Lo so che sembra davvero strano, ma vi assicuro che ne vale la pena.

Ecco perché ho preparato questa guida dettagliata dedicata a questa piccola gemma, che va decisamente oltre lo sfondo di Happy Days.

Quindi, cosa fare due giorni a Milwaukee?

Giorno 1

Cominciate subito facendo colazione al Colectivo Coffee By the Lake: il locale è favoloso, i dolci sono semplicemente pazzeschi e se capitate in una bella giornata vi potete pure godere il paesaggio e la vista sul lago. Adorabile (anche il merchandising).

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Colectivo Coffee By the Lake

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. La mia gioia davanti allo Stadio dei Bucks

Poi, su mia chiara insistenza, siamo andati a dare un’occhiata al Bradley Center – lo stadio dei miei adorati Milwaukee Bucks che a breve verrà demolito per fare spazio al Fiserv Center – e al suo shop, sgolosando un pochino sulle magliette di Antetokounmpo, dai prezzi decisamente inaccessibili. Maledizione. Se non vi interessa questa tappa la potete saltare, eh.

Se partite davvero molto presto fate anche un giro per il quartiere lì vicino, Weston, a ovest del fiume. E’ una zona vivace e piena di localini (non riesco a immaginare il delirio quando giocano i Bucks!) e teatri (il Miller High Life Theatre, il Riverside Theatre e il Turner Hall Ballroom sono tutti qui!). Ma la cosa più curiosa è la fortissima influenza tedesca che qui si vede più che in qualsiasi altro luogo: i mattoncini a vista e uno stile bavarese importante, ti fanno fare un tuffo nel passato… E in un altro stato.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Weston

Date un’occhiata, ma poi tornateci per sera, o comunque quando i negozi aperti. Menzioni speciali vanno al Wisconsin Cheese Mart (215 W. Highland Avenue), di fianco c’è anche un pub molto buono, che nei nostri racconti è quel posto in cui la tipa che prendeva l’ordine (di solito lo fai la bancone) ha chiesto a Gianni “ma non ho capito, oltre ad una porzione di cheese curds… Vuoi anche i cheese curds come contorno!?”… Con un certo imbarazzo ha risposto di sì, ma lei – evidentemente puntando a non farlo morire istantaneamente di colesterolo – gli ha suggerito un’insalata. Questo Pub, l’Uber Tap Room (si sente poco l’influenza crucca, vero?), ha anche le degustazioni di birra e quelle di formaggi dal negozio accanto. Il tagliere di formaggi merita uno stop, anche solo come merenda (come colazione è decisamente eccessivo).

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Uber Tap Room

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Uber Tap Room

 

Proprio di fronte si trova The Spice House (1031 N. Old World 3rd Street), un negozio di erbe e spezie il cui profumo si sente a chilometri di distanza. Davvero, potevo non mettere l’indirizzo e dirvi solo “seguite il profumo di cardamomo e zenzero”. Le commesse non sono simpaticissime però il posto è figo.

Alle 10 apre il Milwaukee Art Museum, che con i suoi 341.000 metri calpestabili, è già di per sé un’opera d’arte e il paradiso degli architetti. E’ un assemblaggio di 3 edifici: il War Memorial Center (1957) progettato dall’architetto finlandese-americano Eero Saarinen, il Kahler Building (1975) di David Kahler e il Quadracci Pavilion (2001) creato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Milwaukee Art Museum

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Milwaukee Art Museum

 

Densissimo di opere d’arte di qualsiasi epoca (più di 30.000 in tutto il museo) fornisce arte per tutti i gusti: dal classico all’arte contemporanea, e ci potresti davvero passare una giornata.

Ovviamente dopo un paio d’ore lo stomaco chiama, e anche noi avevamo la gola secca (non è vero, ma vi assicuro che quando comincerete a bere le birre artigianali di Milwaukee avrete anche voi la gola perennemente secca).

Tappa alla Lakefront Brewery per il tour del birrificio. Loro dicono di essere al 4° posto negli States come tour dei birrifici, ma io come figaggine lo metto senza ombra di dubbio al primo posto.

Per 9$, hai incluso il tour (con uno dei soggetti spassosissimi che gestiscono il birrificio), la degustazione di 4 birre a scelta (il bicchiere che ti danno all’ingresso è il tuo bicchiere da degustazione: 6 oz, che corrispondono a una birra piccola), e quando esci, scambiando il bicchiere che hai usato per fare gli assaggi, ti danno in cambio un bicchiere souvenir fighissimo (e se non vuoi il bicchiere ti fanno lo sconto sul merchandising).

La birra è buonissima (ho provato anche quella al pumpkin spice!), e sono dei veri cultori della IPA. Ecco perché mi è piaciuto tanto.

Oltretutto si può anche mangiare, ma se non siete amanti del formaggio, lasciate perdere: qui il cheddar sbrodola da tutte le parti. Noi abbiamo optato per un leggerissimo pretzel con ripieno di formaggio grigliato e dei cheese curds.

Cosa sono? Una droga legalizzata. Dei pezzetti di formaggio fritti.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Lakefront Brewery

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Lakefront Brewery

Con la pancia pienissima abbiamo optato per un tour in barca lungo il fiume e il Lago Michigan: il tour con la Milwaukee Boat Line è bellissimo perché passa attraverso diversi quartieri vecchi e nuovi, di cui scopri la storia attraverso la narrazione di una guida che ti accompagna per tutta la navigazione. E’ davvero molto carino come giro e il prezzo è abbordabile (19$), peccato che noi siamo stati estremamente sfigati e … ehm… Diciamo che era piuttosto insolita la nebbia ad agosto ma noi siamo riusciti a finirci in mezzo, e alcuni pezzi del tour sono stati semplicemente un muro grigio che ricordava tanto casa. Sì, abito in Pianura Padana e non avevo assolutamente nostalgia della nebbia.

Però diciamo che con un bel sole vale decisamente la pena. I biglietti potete acquistarli direttamente al molo, c’è anche un parcheggio, a due passi, che costa solo 5$.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Riverboat tour

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Riverboat tour

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Riverboat tour

 

Fate un salto al Public Market, un vecchio mercato ristrutturato in cui poter assaggiare praticamente di tutto e (volendo) fare anche corsi di cucina. Io personalmente adoro questi tipi di mercati e posti in cui mangiare, perchè puoi assaggiare tantissime cose diverse, senza zompettare da un lato all’altro della città.  Nota di merito per un piccolo stand all’interno del mercato: cercatevi Brew City Brand Apparel dove comprare magliette e gadget a tema Milwaukee, sicuramente non potrete tornare a casa senza aver comprato almeno 5 spillette figosissime. Fatevi spiegare il senso delle scritte, tanti sono modi di dire locali. Io porto orgogliosa sulla borsa quella di “Save the Ales” da più di un’anno.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Public Market

Il quartiere in cui si trova il Public Market merita decisamente una tappa approfondita: Historic Third Ward, uno dei quartieri più fighi in assoluto. Tutta l’area è un gigantesco progetto di recupero e “riciclo” di vecchi magazzini (trasformati in loft e appartamenti), bar, locali, gallerie d’arte con esposizioni all’avanguardia.

Apro una piccola parentesi su questo quartiere perché merita. Nei primi anni di insediamento nella zona di Milwaukee questa era una zona paludosa, prosciugata e usata come zona popolare (i primi ad insediarsi furono gli irlandesi). Tanto per capirci, era stata soprannominata “bloody Third” a causa delle infinite risse quotidiane.

La zona fu colpita da due delle peggiori tragedie dell’epoca: la prima – il 7 settembre 1860 – coinvolge un grandissimo numero di abitanti irlandesi di Third Ward. Una nave, la Lady Elgin, carica di passeggeri, affonda. Pare che abbia portato sul fondo del lago più di 400 passeggeri.

30 anni dopo, il 28 ottobre 1892 scoppia un incendio nella Water Street Union Oil & Paint Co: ovviamente in una giornata di vento fortissimo che ha aiutato il fuoco a propagarsi praticamente istantaneamente. 440 edifici distrutti e quasi 2000 persone senza casa. A questo punto gli irlandesi probabilmente cominciano a pensare che quella zona è sfigata, se ne vanno e arrivano gli italiani, che super prolifici, hanno cominciato a costruire case e magazzini e tanto altro: nel 1915 c’erano 29 saloon italiani, negozi di cibo italiano, una banca e due fabbriche di spaghetti e pasta.

Purtroppo la costruzione delle autostrade ha penalizzato il quartiere che negli anni ’60 ha cominciato a morire. Nel 2000 però, l’Historic Third Ward Association ha iniziato a co-sponsorizzare il principale evento artistico di Milwaukee, Gallery Night and Day, un evento durante il quale aprono gallerie e ci sono eventi ovunque nel quartiere.

[Apro una piccola parentesi: Milwaukee viene chiamata anche “city of Festivals” perchè ce ne sono davvero TANTISSIMI in qualsiasi stagione, il più famoso è il Summerfest, il più grande festival di musica di tutto il mondo. Non del Wisconsin, del MONDO. E chiaramente i nomi sono pazzeschi. Qui trovate le info per tutti i festival e qui quelle per il Summerfest. Ovviamente vorrei andarci!]

Per la cena abbiamo scelto un locale nuovissimo ma che aveva recensioni pazzesche: Blue Bat Kitchen & Tequilaria è un posticino molto hipster, un po’ messicano, un po’ dai sapori che mettevano insieme gli Stati Uniti e il Messico. Io lo ricorderò per sempre per essere l’unico posto al mondo ad avermi fatto mangiare i cavoletti di Bruxelles. Dovete sapere che da piccola sono stata traumatizzata da mia madre con questa maledetta e puzzolente verdura. Dopo circa 25 anni li ho riassaggiati e ne avrei mangiate 100 porzioni. Ok che fritto e con formaggio è tutto buono, ma è un traguardo. I tacos ai pomodori verdi fritti erano da svenimento. Tutto davvero esageramente buono. Menzione speciale ai margaritas: neanche in Messico li ho bevuti così.

Ok, so che questo è un tour veramente estremo dal punto di vista gastronomico, ma vi assicuro che ne vale la pena.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Milwaukee Art Museum. Blue Bat Kitchen and Taquileria

Giorno 2

Partite presto, non è ancora ora di birra. Il secondo giorno abbiamo fatto colazione in una caffetteria fighissima: la Stone Creek Coffee, che non è solo una caffetteria, ma è anche uno spazio dove lavorare e ovviamente ascoltare Radio Milwaukee 88 che è lì. Cioè: Caffè e una Radio. Devo aggiungere altro? Sì, dai. I dolcetti sono spaziali e il loro Latte alla lavanda è da svenire. Inoltre hanno un merchandising pazzesco (noi abbiamo portato a casa una tazza e una maglietta, perché erano davvero troppo fighe). Se non fosse che avevamo da fare mi sarei fermata a lavorare e a mangiare dolcetti tutto il giorno. Ah, e il loro motto è #weAreCoffeeGeek. Li amo (loro forse un po’ meno visto che gli ho rotto le palle col caffè deca!).

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Milwaukee Art Museum. Stone Creek Cafe

Dopo aver fatto il giusto fondo, mettete un’altro birrificio in calendario e non perdetevi la Pabst Blue Ribbon, uno degli angoli storici della città. La sua storia comincia nel 1844, quando Jacob Best – un immigrato tedesco – decide di cominciare la produzione di birra in un edificio di Chestnut Street (oggi West Juneau). La produzione cresce, attraversa gli anni del proibizionismo (creando dei “kit” DIY per farsi praticamente la birra in casa mimetizzata da altro – se non ricordo male era formaggio!). Continua a crescere anche durante i difficili anni della guerra, diventando fornitrice ufficiale di birra per le forze armate. Nel ’55 arrivano a 3,4 milioni di barili.

La crisi arriva negli anni più recenti, quando la produzione comincia a calare e viene decentrata.

Ora la Pabst è diventata un museo, risollevata dalla passione di un gruppo di amici. Dentro è storica, bellissima, tutta in legno e il tour vale decisamente la pena. Noi l’avevamo comprato su Groupon ma col senno di poi, vedendo l’impegno che ci mettono, l’avrei comprato direttamente. Il tour è da prenotare.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Pabst Blue Ribbon

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Pabst Blue Ribbon

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. Pabst Blue Ribbon

Dopo la visita siamo andati a passeggiare lungo il Riverwalk, dove (lo so che stavate aspettando tutti questo momento), c’è la statua di Fonzie. Lo ammetto, non è nulla di che, ma la passeggiata in questa zona centrale è davvero carina. Se si parte da 929 E. Wisconsin Avenue (passando oltre lo Skywalk del Museo dell’Arte di Milwaukee), si può camminare per il centro, e scoprire tutte le statue che sono state disseminate qui e là. Nel 2007 il presidente della Marcus Corporation decise di rivitalizzare Wisconsin Avenue: 10 anni dopo si possono vedere 22 opere di grandi artisti da tutto il mondo posizionate agli angoli delle strade. E se anche non vi piace l’arte e la scultura, la bellezza che portano è indiscussa.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. RIverwalk. Statua di Fonzie.

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. RIverwalk. Statue lungo la Passeggiata

Milwaukee – Cosa vedere in due giorni. RIverwalk.

Una delle tappe che non siamo riusciti a fare include ovviamente il nostro amato Frank Lloyd Wright: il Burnham Block, uno dei progetti più futuristici che non è riuscito a realizzare appieno. Intorno al 1915 (vorrei sottolinearlo, è incredibile quanto fosse avanti!) Wright si è concentrato sul problema degli alloggi economici (ma non brutti) per i lavoratori a basso reddito. Ovviamente è facile creare case grandiose se hai un budget infinito, ma è meno facile farlo con finanziamenti limitati. Il suo obbiettivo era quello di rendere le città stupende con le sue casette ovunque. Wright ha collaborato con lo sviluppatore di Milwaukee Arthur L. Richards nel progetto che lui chiamò American System-Built Homes: casette in serie quasi prefabbricate.

Tra il 1915 e il 1917, Wright sfornò più di 900 disegni e più di 30 modelli di case (curioso che le chiamò Model B1 e C3, visto che lui è quello che ha creato capolavori architettonici con nomi mitologici tipo Taliesin o Usonia).  Richards scelse il blocco 2700 di W. Burnham Street nel sud-ovest di Milwaukee come test per il progetto, completando in pochissimo tempo 6 case lungo tutto il blocco. Due case con un solo piano e  4 case con due appartamenti, in puro stile Wright. Le case venivano vendute a 3000 $ che erano comunque una cifra non esagerata.

Purtroppo il progetto è stato un epic fail notevole, il progetto non decollò, fecero debiti e Wright citò in giudizio Richards.

Molte di queste case sono state (disgustosamente) modificate dai proprietari, ma per fortuna recentemente 4 sono state acquistate da un ente no profit chiamato appunto Burnham Block: una è visitabile e un’altra la stanno attrezzando per ospitare i turisti (se torno a Milwaukee voglio assolutamente dormirci!). Informatevi bene sugli orari delle visite guidate per non rimanere fuori come noi.

Milwaukee. Cosa vedere in due giorni. Frank Lloyd Wright: il Burnham Block

Milwaukee. Cosa vedere in due giorni. Frank Lloyd Wright: il Burnham Block

 

Ultima tappa golosa, appena fuori città, ma che merita ASSOLUTAMENTE lo sbattimento e i chilometri: Kopp’s. Allora, questo posto ho scoperto dopo essere famoso per gli hamburger buonissimi, ma noi abbiamo mangiato solo la Frozen Custard, questo gelato cicciosissimo che qui viene servito in sbrodolate di calorie e biscottini, cioccolato e caramello. Ne abbiamo preso uno piccolo per assaggiarlo. Ne abbiamo mangiato uno gigante per colmare il desiderio assoluto di mangiarne ancora e ancora. Siamo brutta gente.

Milwaukee. Cosa vedere in due giorni. Il Gelato di Kopps

Una cosa che non abbiamo visto perché non ci interessa minimamente, ma è un’istituzione, è il museo della Harley Davidson, che ha segnato la storia della due ruote dal 1903. Dicono tutti sia stupendo, un viaggio attraverso la storia, le guerre, i motori. Scusate ma io non ce la potevo proprio fare (anche perché il biglietto è davvero molto caro). Ma se vi interessa l’argomento qui potete trovare ogni moto prodotta dal 1909 in poi.

Alcuni riferimenti utili:

Dove abbiamo dormito: Hyatt Place at The Brewery. L’hotel è nuovissimo e davvero bello, oltre che super pulito e con una colazione adorabile in una sala–cucina che sembra quella di casa. La posizione è molto buona, se non volete usare il Valet per il parcheggio ci sono davvero tantissimi posti in cui parcheggiare intorno all’Hotel. Se vi fate dare una stanza al piani alti vi assicuro che la vista è veramente meravigliosa. Davvero accogliente e bellissimo.

Quanti giorni fermarsi? Almeno due pieni, davvero.  Noi siamo stati due volte e in totale abbiamo fatto circa 3 giorni pieni, ma avremmo potuto stare molto di più. Oltretutto se solo Milwaukee non vi basta come motivazione, aggiungeteci anche Madison, la capitale, che è davvero adorabile.

Quanto tempo ci vuole da Chicago? Un’ora e mezza precisa. Una distanza assolutamente fattibile, anche perché merita decisamente lo sbattimento di spostarsi da Chicago.

Io mi sono follemente innamorata e spero di tornarci prestissimo, magari per una partita dei Bucks: sono sicura che farà lo stesso effetto anche su di voi.

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9 Comments

  • Reply Giovy

    Secondo me ci sono delle città americane sulle quali si hanno dei forti pregiudizi. In Italia siamo abituati all’immobilismo mentre in giro per il mondo non è così. Ci sono luoghi che sono capaci di innovare e innovarsi.

    12 Ottobre 2018 at 16:52
  • Reply Giulia

    Inutile dire che mi hai fatto venire voglia di andare a Milwaukee e poi voglio assaggiare tutte queste cose super caloriche ma buonissime! <3

    15 Ottobre 2018 at 9:03
  • Reply Manq

    Io ci sono stato ad aprile e nevicava che non hai un’idea. Ogni volta che vado nel Wisconsin, dove sta l’HQ dell’azienda per cui lavoro, nevica e fa un freddo infernale.
    Ad ogni modo volevo dire che se vi capita una giornata orrenda e non sapete dove sbattere la testa, il museo dell’Harley Davison non è male, anche per uno come me che di moto non si è mai interessato. Tra l’altro sull’onda del trend cittadino evidenziato dal post (che poi credo sia più una roba di tutto il Wisconsin), il ristorante del museo propone birra OTTIMA e un american bbq di livello.
    Ci sono musei peggiori negli States, ecco.

    18 Ottobre 2018 at 16:19
    • Reply Paola Annoni

      E’ perverso se ti dico che vorrei tantissimo andarci con la neve? 😀
      Non so, per me il Wisconsin è un posticino davvero sottovalutato!
      Comunque ti sfido a trovare birra cattiva laggiù ahhahah.. Ecco, il vino niente di che, ma la birra… 🙂

      18 Ottobre 2018 at 16:35
      • Reply Manq

        Guarda, ti scrivo la prossima volta che mi fissano un meeting aziendale. Neve garantita al 100%. 😀
        Comunque anche solo guidare da Chicago a Milwaukee o anche Madison (dove vado io) senza prendere l’autostrada è un’esperienza bellissima, secondo me.
        Che poi è il bello degli stati uniti: guidare e stare nei bar. Dio, quanto amo l’atmosfera dei bar americani…

        18 Ottobre 2018 at 16:51
        • Reply Paola Annoni

          Madison è adorabile secondo me! Beh, ma poi gli sport bar? Birrette, partite, americani chiacchieroni.. [argh! Mi sta già venendo la malinconia!]

          20 Ottobre 2018 at 17:03
  • Reply Giampaolo Sbalchiero

    Grazie, mi trovo oggi a Milwaukee per la prima volta. Seguirò molte delle tue preziose indicazioni. Grazie infinite, un abbraccio!
    Giampaolo da Vicenza

    16 Giugno 2019 at 16:21
  • Reply Elena - Lostindestination

    Vabbè, ma non mi puoi parlare di una città così figa e mostrarmi tutte quelle bellissime foto e pensare che non mi rovinerai l’esistenza fino a quando non potrò visitarla anche io… cioè, dai, non è corretto!!!
    Ma come faccio a visitarla? Cioè…. in che giro l’avete inserita? Aiuto….. Gli States sono troppo, troppo grossi e non riuscirò mai a vederli tutti come Gianni. Eh sì che mi impegno davvero molto!!!

    Un abbraccio,
    Elena

    21 Agosto 2019 at 12:10
  • Reply Un'alessandrina in America

    Ciao! Sono capitata sul tuo blog per caso. Io a Milwaukee ci abito e da 20 anni. Mi ha fatto tanto piacere leggerti, perche` quando dico che abito a Milwaukee la reazione e` solo una (due al massimo): ” Ahm Happy days!” (e/o: “Le Harleys!”),pochissimi ci vengono per turismo, invece tu hai evidenziato tanti aspetti belli di questa citta`, di cui scopro ancora oggi tanti luoghi. Non si finisce mai di scoprire anche un luogo in cui si abita, perche` si e` sempre impegnati con lavoro, famiglia, casa e amici e si finisce per non fare i turisti… Eccetto quest’anno cosi` strano con la “staycation” causata dal Covid. Ho un blog anche io e spero che andrai a darci un’occhiata, specialmente se pensi di tornare qui, quando si potra` viaggiare di nuovo. Hai gia` fatto le classiche mete turistiche, la prossima volta ti potrai addentrare in “the real Milwaukee spirit”. Spero di aiutarti! Claudia
    PS: L’inverno pero` no! Cambieresti subito la bella idea che ti sei fatta di questa citta`, specialmente a gennaio e febbraio.

    31 Luglio 2020 at 17:22
  • Rispondi a Giulia Cancel Reply