Ultimo giorno nella poetica Kyoto, dobbiamo vedere tutto quello che era in programma ed il primo regalo della giornata è un bellissimo sole. E’ una maratona, ma senza l’obbligo di sudare e di farsi venire un embolo, e ovviamente, con la possibilità di farsi un matcha di tanto in tanto.
Colazione in una stazione della metro. Detta così sa di autogrill sudicio, ma la realtà è molto diversa. Bakery. Brioche di ogni genere e sorta (la mia con cannella e noci), panini, bidoni di caffè bollente, un profumo inebriante di panetteria con pasticceria annessa (che poi è quello che è!) e i miei occhi che sono sempre più grandi della pancia. Dopo questo sono in grado di superare qualsiasi ostacolo o qualsiasi scarpinata distruggi gambe.
Le tappe della giornata sono:
1- Foresta di bambù
2- Pagoda d’oro
3- Castello di Nijo (si, ma non è roba con bastioni e torrette, il
concetto di “castello” da queste parti è molto diverso)
4- Ginkaku-ji (un giardino splendido con, nel centro, una distesa di
sabbia bianca rastrellata alla perfezione, coni e disegni) con annessa passeggiata della filosofia.
Ma cominciamo dall’inizio