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Pink Ledges Trail, Red Canyon

Io non faccio cose strane nella natura: lascio stare gli animali (ok, in Giappone abbracciavo i cerbiatti ma… Erano così docili!), non tocco piante strane (a meno che non ci inciampi su) non raccolgo farfalle… Al massimo raccolgo la spazzatura lasciata in giro dagli altri. Ma nel Red Canyon sono davvero impazzita. Adesso spiego.

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Questa zona, Red Canyon, é abbastanza ignorata dalle grandi masse visto che si trova poco prima di Bryce e per la smania di andare lá tutti saltano questa chicca. Il Pink Ledges è una piccola camminata che si snoda proprio dietro il visitor center, e detta così è un po’ ridicola. Ma è fantastica! La prospettiva cambia continuamente, il rosso vivo delle rocce è quasi innaturale e il movimento di queste pareti a strapiombo, impressionante. Si segue il sentiero (eviterei di fare i ganzi e i saltatori in erba perchè il terreno cede e frana… E non chiedetemi perchè lo so, ok?), in cui sono segnalati diversi stop/punti di osservazione: le rocce basaltiche di quá, fiorellini selvatici di là. E poi il punto 6 dove il foglietto illustrativo ti invita ad annusare il tronco della ponderosa pine, e sentire il profumo di vanilla e butterscotch. Prego?


Ok, proviamo sta cavolata. Avvicino il naso alla corteccia e mi chiedo se é uno scherzo. Sa di gelato alla crema,  quella vaniglia che si mischia nella pentola mentre mia madre fa bollire la panna cotta. Non ci credo. Devo annusarne un’altra. Stesso profumo, forse piú intenso. Sa di grisbí con crema pasticcera, con quel retrogusto di vanilla borboun. Per fortuna é una zona che non si fila nessuno perché non so cosa avrebbero pensato a vedermi infilare il naso dentro la corteccia degli alberi come quando si apre una busta di macine.
Curioso, divertente, breve, intenso: fare lo sforzo di alzarsi un’oretta prima per aggiungere questo giretto (appena un miglio, é un po’faticoso ma breve… Giusto per bruciare un donut)? Sì. O meglio, qui ci sta, assolutamente sì.

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