Di vino scrivo pochissimo. Nonostante la mia passione sfrenata, ho sempre il terrore di scrivere cavolate, e tutte le volte che leggo i post di Letizia dei suoi Persorsi, penso che sia meglio che sia lei a raccontarvelo.
Ma questa volta, che l’avventura di-vina l’ho condivisa con lei, Patrick e Gianni, voglio raccontarvi la mia domenica in Franciacorta.
Non ho mai nascosto la mia passione per questa zona: ne avevo scritto per Beroad, per l’addio al nubilato di una delle mie migliori amiche ho organizzato un giro per cantine, appena possiamo ci torniamo.
A prescindere dal vino – che personalmente amo alla follia – io amo proprio la zona (anche se ho come antagonista Chiara, della bandiera del Prosecco).
Perchè? Perché è riuscita a elevarsi ad eccellenza internazionale (anche se gli stranieri spesso a parità di prezzo scelgono ancora lo Champagne). Perché è compatta e bellissima e puoi realmente vagare per le vigne in un territorio ridotto. Perché la cura per i dettagli e la passione dei vignaioli è la ciliegina sulla torta di un vino che parla già da solo.
In una giornata vi consiglio di non fare più di due/tre cantine: a parte perché le degustazioni sono impegnative dal punto di vista alcolico, ma anche perché altrimenti dopo un po’ i sapori si mischiano e non si capisce più nulla, e se devi stilare una classifica ovviamente non riesci più a saltarci fuori.
Per la questione guidare dopo degustazione per fortuna ci hanno già pensato: nel weekend, sia la mattina che al pomeriggio partono dei bus gratuiti sia da Iseo che da Paratico e propongono ogni volta cantine diverse: uno al mattino (9.30 partenza da Paratico – 10.00 partenza da Iseo / 13.30 arrivo a Iseo – 14.00 arrivo a Paratico) e uno al pomeriggio (15.00 partenza da Paratico – 15.30 partenza da Iseo / 19.00 arrivo a Iseo – 19.30 arrivo a Paratico). Ogni tour prevede la sosta in 2 cantine con visita guidata e degustazione di Franciacorta. Il trasferimento in bus fino alle cantine, è gratuito, mentre le degustazioni vanno pagate direttamente in loco: il costo varia da 6 a 20 €.
Il biglietto si prenota online su Eventbrite, dove c’è anche tutto il calendario delle cantine che si visitano durante il tour. Per comodità tutte le informazioni le trovate qui.
In questo giro noi abbiamo visitato al pomeriggio due cantine: la Romantica e Bonfadini, due cantine giovani ma con un’anima e degli obbiettivi ben definiti.
La prima (che avevo già visitato qualche anno fa), ha un’impostazione molto moderna e ospita sempre eventi e esposizioni (al momento, in cantina troverete una mostra fotografica dedicata al vino in ogni sua forma).
La Cantina Bonfadini ha invece un carattere completamente diverso, forse perché a capo dell’azienda – nata un po’ come scommessa – c’è Francesca Bonfadini, una delle 13 ““Badass Female Winemakers”, le produttrici più “toste” del pianeta, secondo il magazine americano “Glamour Living”. E il vino rispecchia decisamente il suo carattere deciso e delicato.
La mattinata invece l’abbiamo dedicata ad una delle cantine storiche, Ricci Curbastro. A prescindere dal vino – che per me è semplicemente splendido – la cantina in sé è un pozzo di storia (oltre che di bottiglie).
Prima di entrare in cantina si può visitare il Museo Agricolo e del Vino, che racchiude la storia della lavorazione del Franciacorta e del lavoro agricolo in generale. Migliaia di oggetti perfettamente conservati che raccontano un pezzo di storia dal fascino unico.
Forse è questa la cosa che mi affascina più del vino, e soprattutto di un territorio piccolo come il Franciacorta: ogni azienda è un piccolo mondo, e quello che viene imbottigliato la racconta. E se il terreno è uguale, la procedura è uguale, l’invecchiamento è uguale… Quello che riescono a creare non può essere più diverso.
Alla sera tutti e quattro ci siamo divertiti a fare la nostra personale top 5 dei vini, ed è stato davvero difficilissimo scegliere. Quindi per non fare torto a nessuno vi segnalo il mio preferito di ogni cantina.
La Romantica: il classico brut è fantastico. Semplice, equilibrato, perfetto.
Bonfadini: tutti hanno detto che il Franciacorta Nature DOCG Veritas (il classico Pas Dosè) era il migliore (ed effettivamente era buonissimo), però il Saten – forse più semplice – è il mio preferito.
Ricci Curbastro: qui non posso davvero scegliere, non ce la faccio. Sul podio – ma forse anche nella mia selezione dei Fraciacorta preferiti – metto senza ombra di dubbio il dosaggio zero Gualberto e Franciacorta D.O.C.G. MR, Museum Release. Posso dire che sono semplicemente strepitosi?
Quindi, nell’indecisione su che vino regalarmi, qui potete andare decisamente sul sicuro.
5 Comments
Che giornata meravigliosa (e che vini!)
13 Luglio 2018 at 15:23da rifare quanto prima…Giornata perfetta <3
15 Luglio 2018 at 10:42Wow amo il vino e il suo mondo..
15 Luglio 2018 at 21:24Appena possiamo facciamo anche noi giri per cantine con degustazioni!
Siamo stati in Franciacorta proprio a gennaio..
Mi hai fatto venir voglia di tornarci 🙂
A settembre c’è un altro festival fighissimo e ci voglio troppo tornare! Magari ci vediamo là 🙂
16 Luglio 2018 at 10:04Oddio, hai descritto alla perfezione uno dei miei sogni nel cassetto!! L’andar per cantine a sorseggiare vino in luoghi bellissimi è una delle cose più belle della vita per me! 🙂 penso proprio che la Franciacorta sarà una delle mie prossime mete!
24 Settembre 2018 at 12:52