Follow:
Russia, Viaggi

Welcome on board…Il mio primo volo intercontinentale da sola

Mi sono sempre chiesta con quale criterio le compagnie aeree scelgano i tuoi compagni di viaggio. Età? Nazionalità? Solo e semplice caso? Facce da panico vengono spedite tutte in fondo a destra dell’aereo?

Nel volo che mi ha portata da da Milano a Mosca sono stata abbinata a una japanese girl (ha i tratti orientali, ma la totale assenza di gusto nel vestire le assegna automaticamente il bollino di giapponese… scopro dopo che, in effetti, veniva da Tokio) e a una russa veramente poco simpatica che ad ogni minimo movimento si attacca al sedile di fronte come di regola fa mia madre quando è seduta sul posto del passeggero.

All’inizio ho creduto che l’intenzione della compagnia aerea fosse quella di acclimatarmi con la temperatura di destinazione, ci sono circa 10 gradi sull’aereo, ho chiesto una coperta e un bombardino. L’hostess era perplessa.

A proposito delle hostess e degli stewards: mi è sorto anche un dubbio sui criteri di selezione del personale della Aeroflot. A differenza di quello che l’immaginario collettivo impone, tutti sembrano essere decisamente sovrappeso, non avvenenti (con un paio di denti mancanti, meglio), con nessuna conoscenza della lingua inglese e soprattutto dell’uso degli euro (quello davanti a me ha quasi lasciato 15€ di mancia per l’esasperazione di un resto che non era molto chiaro). Ah, gli stewards devono essere anche abbastanza coraggiosi per poter indossare una cravatta fatta con un probabile resto di tenda.

L’aereo è nuovo di pacca (mi aspettavo uno scassatissimo aereo dell’anteguerra, ma penso di non essere l’unica a sapere che i voli della compagnia di bandiera russa hanno un passato turbolento…) e per me questa è l’unica cosa importante. Mi accomodo e aspetto qualcosa da bere.

Succo di pomodoro o vino “trebbianino terre di ghiaia”… discutibili opzioni. Qui è chiaro che il mio nemico principale (il pomodoro) vada per la maggiore, ma mi sorge il dubbio che si trasformi magicamente in un bloody Mary appena l’hostess passa al sedile successivo.

L’aeroporto di Mosca è come una gigantesca enoteca profumata, fatico a trovare un the freddo e delle bottiglie d’acqua, tutti i duty free vendono esclusivamente superalcolici e profumi. Ho controllato e non ho trovato il toblerone. Forse era dentro una matrioska.
Volo tranquillo, pranzo sopra le aspettative (il mio ultimo pasto su un aereo è stato una specie di incubo al “profumo di bosco”…un riso mezzo freddo e totalmente orribile che mi faceva apparire il burrino abbinato al pane come una cena di natale). Per i miei standard si parte molto bene.

Non lo so, ma poco importa. Dopo una camminata infinita per arrivare al mio gate (davvero era un km o più!), mi sono imbarcata sul volo che mi sta portando al caldo, nella “mia” Bangkok, a piè pari dentro il mio sogno.
Come compagne di viaggio questo giro mi son beccata due simpatiche tardone russe: ciglioni, nessuna familiarità con la tecnologia (spiegare l’uso dello schermo/televisione attaccato al sedile a queste due imbottite vecchiette devo ammettere mi ha divertito. Un po’ meno divertente quando mi chiedevano come tornare al menu principale dopo avergli impostato il tutto in russo. Sorry, niet.

A proposito di menu: cibo buono (aeroflot, mi stupisci alla grande!), hostess dalle chiappe importanti. Sul pc l’orologio segna le 9 di sera ma in qualche modo devo dormire…arriverò a BKK in quella che per loro è già mattina…per me saranno le due di notte e pranzerò a casa di una fantastica famiglia thai quando mia madre starà immergendo ancora un po’ addormentata le macine nel caffè.

I russi sono famosi per la vodka e per il caviale, non certo per la finezza. Guardo ancora un po’ male la tizia che ride sguaiatamente da circa 3 ore nonostante una delle mie simpatiche vecchiarde l’abbia ripresa e zittita più volte.
Provo a dormire, questa volta ce la devo fare.

Bangkok, i’m coming!

Share:
Previous Post Next Post

You may also like

4 Comments

  • Reply paolannoni

    Reblogged this on scusateiovado.

    9 Marzo 2012 at 14:47
  • Reply Caba

    Bangkok?!?!? BANGKOK?!?!?! Ma sei tossica?!?!?!?
    Le previsioni del tempo hanno messo 34/35 gradi con temporali… l’inferno in terra, meglio una gita in Alaska a -50…

    9 Marzo 2012 at 18:06
  • Reply Kazeatari

    Bel pezzo, molto piacevole da leggere… forse più che buon pezzo dovrei dire “buon viaggio”? ^__^

    Ah, ti si è incasinato un paragrafo…
    ma mi sorge il L’aeroporto di Mosca è come una gigantesca enoteca profumata, fatico a trovare un the freddo e delle bottiglie d’acqua, tutti i duty free vendono esclusivamente superalcolici e profumi. Ho controllato e non ho trovato il toblerone. Forse era dentro una matrioska.dubbio che

    Ciao ^_^

    9 Marzo 2012 at 18:09
  • Reply Paolo

    Sei grande, Picen!!!!!!!!!!!!!!!!

    9 Marzo 2012 at 21:03
  • Leave a Reply