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Paola Annoni

    Parchi USA, Pensieri qua e là, USA, Viaggi

    Navajo…. personalissima opinione

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    Allora: prima di scrivere questo post mi é stato detto “per cortesia, cerca di essere non troppo politicamente scorretta a riguardo”, ma visto che non scrivo né per il Corriere della Sera né per L’Osservatore Romano dirò la mia vera impressione sui territori Navajo e in particolar modo sulla gente che li popola. Gran bel posto di cacca. Gran bella gente di cacca.
    Premesso che mi sono piuttosto inacidita quando mi sono sentita chiedere QUARANTASEI (si, QUARANTASEI) dollari a persona per andare ad Antelope Canyon. Davanti a un mio “ohh wow”, che poteva essere tradotto con un “porca vacca però quanto è caro!” mi sono sentita rispondere “guarda che é l’orario di punta”anche se mi offriva l’ingresso delle 12:30 quando la luce é giá bella che andata. Volevo urlarle dietro “le cose belle della vita sono tutte gratis o almeno incluse nel pass dei parchi nazionali” ma poi ho lasciato perdere. Lo volevo vedere ma 100 euro in due per una mezz’oretta… Mi sembra davvero una presa per il culo. Andiamo a fare un giretto per una delle cittá piú navajo che si possano trovare, Kayenta, dove ci dirigiamo in un Burger king in cui é allestita una mostra sui wind talkers.
    Si, in un Burger King. Ci prendiamo un hamburger già che siamo. Mi viene in mente la storia dei “visi pallidi” perchè è quello che siamo  in un fast food solo di indiani (a parte una ragazzina che sembra appena arrivata dalla Norvegia del nord). Il ragazzo a cui chiedo il double wopper mi risponde 3 volte in un inglese incomprensibile, e ai miei “sorry, may you repeat?” si incazza pure un po’ e credo che l’ultima domanda fosse “vuoi una caccola del mio collega oltre ai cetriolini?”. Ho annuito, perplessa.

    Riproviamo in un supermercato dove tutte le indicazioni sono in doppia lingua ma gli scones sembrano ottimi. La signora è infastidita e per mettermi 1 scones e due cookie in una bustina ci impiega circa 10 minuti. Tesoro, spero non ci sia mai fila se no si fa notte se aspetto che mediti sui muffin.
    Dai, facciamo un giretto per la città con la macchina, ma sembra un campo di giostrai in rovina, caravan camper e roulotte ovunque, le case sono tutte disastrate e costruite con materiali nobili tipo eternit e amianto. Spazzatura qua e lá. Mi é venuta una tristezza…hanno combattuto per i loro territori e i loro diritti, perché non far vedere che ci tenete un pochino? Forse sono solo i Navajo, forse é solo qui. Non mi aspettavo tende e simpatici indiani seduti intorno al fuoco, ma un po’di amor proprio…
    Ripenso alle parole di una cara amica che ha vissuto l’esperienza di un vero accampamento indiano nella zona di Havasupai, nel mezzo del nulla (ci si arriva solo con una giornata di cammino o cavallo, oppure elicottero), tra le montagne incantevoli e delle cascate di un azzurro quasi irreale: “foto solo fuori,  in mezzo alla natura, perché dove c’erano gli indiani mi vergognavo a farle, c’era troppo sporco!”. Due su due che pensano la stessa cosa, non é una buona media.

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    Parchi USA, USA, Viaggi

    Pink Ledges Trail, Red Canyon

    Io non faccio cose strane nella natura: lascio stare gli animali (ok, in Giappone abbracciavo i cerbiatti ma… Erano così docili!), non tocco piante strane (a meno che non ci inciampi su) non raccolgo farfalle… Al massimo raccolgo la spazzatura lasciata in giro dagli altri. Ma nel Red Canyon sono davvero impazzita. Adesso spiego.

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    Parchi USA, USA, Utah, Viaggi

    Coral Pink Sand Dunes State Park

    Alzarsi presto la mattina in viaggio é buona regola, ma se come prima tappa in programma c’é una visita al Coral pink sand dunes state park, la sveglia all’alba é d’obbligo. Facendo base a Kanab é veramente semplice arrivarci (anche se potrebbero essere meglio segnalate…): prendere la statale 89 verso ovest – direzione Zion – e dopo circa 5 km sulla destra ci sono le indicazioni… Per girare a sinistra! L’ingresso al parco é di 6$ per auto, ma la soluzione low cost comunque c’é: prima di arrivare all’ingresso c’é un parcheggio ben segnalato (ci sono anche cartelli esplicativi) da cui si può accedere. Non é una gabola o un “fregare”… É solo una soluzione alternativa! Read more

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    Nevada, Parchi USA, USA

    Valley of Fire State Park, Nevada. La natura vicino a Las Vegas: trekking e informazioni.

     

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    La Valley of Fire si trova esattamente a 85 km dalla strip di Las Vegas. Tanto per farvi capire le proporzioni, la Valley of Fire viene visitata da circa 300.000 persone l’anno, Las Vegas da circa 43 MILIONI di persone. Si fa quasi fatica a fare le proporzioni. Eppure è stupenda, accessibile e interessante. Il triste destino di tutto quello che c’è di bello in Nevada, è essere oscurato dalla città che non dorme mai, ma di cose da vedere ce ne sono, eccome.

    Cosa ne dite di scoprirla?

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    Consigli di viaggio, Nevada, USA, Viaggi

    Viva Las Vegas

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    Ho scritto e riscritto il post su Las Vegas almeno tre volte e nell’ordine era troppo brutto, troppo banale, troppo didascalico e totalmente non esauriente. La domanda é: cosa dire di Las Vegas che non sia giá stato detto o visto dentro CSI o una notte da leoni o in qualsiasi altro film o telefilm in cui, la puntata sulla famigerata cittá del gioco é onnipresente come la puntata di Natale?

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