Ho provato a contare le volte in cui sono stata a Roma. La prima, con la mia famiglia. Una delle prime tappe del “tanto poi quando sarete grandi andrete all’estero” tour, che negli anni ha toccato Roma, Firenze, l’Umbria, Venezia e Verona.
Poi da sola, per la prima volta, in un viaggio notturno, in cui per l’agitazione non ho chiuso occhio. Avevo 17 anni e mi sentivo grandissima, non ancora maggiorenne in giro per la città. Dormivo da un’amica dei miei genitori, che mi aveva adottata a distanza. Una signora nubile e spassosa, che tra una Camel 100s fumata a metà e un “chettelodicoaffàre?”, mi aveva fatto innamorare ancora di più di quella città.