Follow:
All Posts By:

Paola Annoni

    California, USA, Viaggi

    On the road again… Southwest USA!

    foto (6)

    Ancora devo finire tutti i racconti dell’estate, correggere le bozze e finire i post e sono ancora qui, LA, California, welcome back in United States. Questo giro si vola Iberia: ok che mia madre è patriottica e che l’Iberia è compagnia di bandiera e che di aerei ne sono caduti pochi… Ma la Virgin Atlantic le fa una pippa. Alla grande. Almeno cambiate le copertine da marrone (che fa tanto coperta trovata in fondo all’armadio della pensione Mariuccia di Miramare) a un colore un po’ più vivace, almeno per risollevare l’umore. Stewart gayssimo e bambini rompicoglioni, per fortuna mi salva il Kindle, in questo caso le mie letture si sono alternate tra Severgnini (“La pancia degli italiani”, consigliatissimo) e, beh, Fabio Volo. Dai, ogni tanto ci sta. Read more

    Share:
    Tennessee, USA

    Walking in Memphis

    Memphis e Elvis. Memphis È Elvis.

    Se penso  un’immagine da collegare alla città mi viene in mente un menu di un vecchio diner, dove i piatti sono quelli di una volta, che fanno rifanno e strafanno: un menu strapieno di voci, impiastricciato di ditate di unto, in un locale dove gli avventori prendono sempre solo tre o quattro cose. Eppure Memphis mi è piaciuta. Mi ha lasciato strane sensazioni addosso. Mi fa sorridere ma forse era l’odore della città e il suo colore che mi ha lasciato più il segno. Memphis è in Tennessee, anche se il Tennessee non è solo Memphis o pubblicità di vecchi che si dondolano sorseggiando whiskey (anche se conosco un paio di persone che  credono che sia la marca del Jack Daniel’s), fried chicken, cornbread e imitatori di Elvis. Cioè, anche. Read more

    Share:
    Irlanda, Viaggi

    Irlanda del Nord, tra colline, scogliere e mitologia

    IMG_4418 (Custom)Visitare l’Irlanda? Perchè? Mi piace sempre trovare i validi motivi per andare in un posto, che possono variare da “cose viste in un film” a “cose che mi sono sognata”, fino a “c’è stata una mia amica e mi ha detto che è bellissimo”. Ma in Irlanda ci sono stata portata, e quindi i validi motivi per innamorarmi li ho dovuti scoprire giorno per giorno, sulle strade tortuose e riempiendomi i polmoni di aria fresca irlandese. Sveglia presto la ma tipa del Bed&Breakfast  di Sligo non ha  ben capito il concetto di “colazione alle 8:30” e quindi ci impieghiamo circa un ora per avere cose non richieste… forse ho barrato qualcosa di sbagliato sul foglietto della colazione, ma di un uovo alla coque non so proprio cosa farmene. Anzi, due. Read more

    Share:
    Louisiana, USA, Viaggi

    Tabasco e Bayou

    534443_10151409079848327_953815013_n

    Cosa ti può riservare il porta brochure di un motel 6, oltre a ristoranti in cui offrono 18 ribs di maiale per soli 7 dollari e 99 cent? Cose come “hey, ma il tabasco, è una roba che viene dalla Louisiana e non una salsetta industriale” oppure “hey ma i coccodrilli se li chiami vengono!” e informazioni utili di questo genere. Ma cominciamo dall’inizio. Grazie appunto a un’invitante brochure informativa, la gratuità del giro e la curiosità della visita decidiamo di dedicare la mattinata a scoprire da dove viene quella bottiglietta dalla forma inconfondibile, che per me, negli anni, ha significato solo una cosa: tartare di manzo. Read more

    Share:
    Irlanda, Viaggi

    Connemara, Mayo, Westport, Kylemore Abbey: sì, we are born to run

    IMG_4172 (Custom)
    Farò outing. Anche su questo. Io sarò anche coinvolgente nello scrivere, dettagliata nei racconti, attenta a stimolare tutti e 5 i sensi ma non chiedetemi una cosa. Non fatemi guardare le cartine. Non sono in grado,tutto il mio impegno l’ho messo nel muovermi in Cambogia da sola e dopo quello mi sono affidata al 110% al senso dell’orientamento e alle mappe mentali del santo (il mio ragazzo) che è sempre in viaggio con me (o è lui che mi porta in viaggio con sè?). Questa premessa perché? Ovviamente per introdurre informazioni dettagliate su strade e zone che, no, non sono farina del mio sacco.
    Sbarcati dal traghetto prendiamo la Furnace Road verso nord ed entriamo nel Connemara. A Maam Cross prendiamo la N59 verso ovest e dopo Recess svoltiamo verso nord entrando nella Lough Inagh Valley (che prende il nome dal lago – dove ci siamo fermati e c’era il gatto morto).
    Leggo e rileggo queste indicazioni e mi viene troppo da ridere perchè ricordare “dove ci siamo fermati e c’era il gatto morto” è veramente folle, ma in effetti l’unico modo per farmi capire bene “dove eravamo dislocati in quel momento”. Read more
    Share:
    Louisiana, USA, Viaggi

    Un panino in Louisiana

    Louisiana. Meteo e descrizione generale del clima: “Subtropicale umido. Tra Agosto Ottobre, sulla costa si abbattono dei violenti cicloni subtropicali. E` pertanto consigliabile seguire costantemente i bollettini meteorologici e le misure di sicurezza in caso di cicloni”. Traduzione: nel sud degli Stati Uniti, tra la Louisiana  e il Mississipi, d’estate, oltre ad esserci un tempo balordo peggiore di quello di Londra, fa caldo. Un caldo che sopporteresti volentieri solo dopo mesi in Siberia. Arriviamo a Lafayette dopo 4 ore di macchina e  e sei (o sette?) donuts, un taco bell e il susseguirsi di paesaggi piatti e allagati dalle continue piogge, case vuote di gente che ha capito che quando non si mette bene è meglio spostarsi in territori più sicuri lontano dagli uragani. Palafitte. Si, anche qui ci sono un’infinità di palafitte, sicuramente più fashion e più ben rifinite di quelle cambogiane ma il principio è uguale: se piove è meglio non svegliarsi con il letto galleggiante. E quindi: foto a pozzanghere che riflettono splendide nuvole, cercare di arrivare al mare (non è uno scherzo, ci siamo infilati almeno in tre viette che puntavano al mare ma che non ci arrivavano), strada, strada, nuvole… E’ incredibile per quanto tempo il paessaggio possa sembrare sempre uguale. Affascinante, ma ammettiamolo, ma un tantinello palloso.  Arriviamo a Lafayette, e il clima comincia veramente ad essere quello che che balza alla mente nell’immaginario comune, e quindi solo caldo e pioggia. Pisolino e poi ci buttiamo sulla strada, ma il clima, questo giro, è inclemente e il nostro tour programmato tra i piccoli paesini (Breaux Bridge, St Martinville e New Iberia) non è stato affascinante come previsto. Città mignon molto carine e caratteristiche con un delizioso fascino retrò fatto di piccoli negozi, casette in legno e quel clima di “fuori dal tempo” – e soprattutto fuori dagli Stati Uniti- che mi piace. Peccato per la pioggia. Ma qui, si sa, è stagione. Read more

    Share:
    Irlanda

    Day 2 – Un tuffo nel passato: isole Aran

    Sveglia all’alba, per le isole Aran c’è un solo traghetto al giorno e quindi non è proprio il caso di perderlo. In questo momento il servizio è effettuato solo da  Island ferries  e parte alle 10:30 (il sito www.aranislandasferries.com è sicuramente perennemente aggiornato) e in una quarantina di minuti si viene catapultati in un meravigliosa isola in cui di macchine ne girano ben poche e la gente ha le gambe toniche grazie alle biciclette. E anche i turisti possono godersi il panorama pedalando. Io detesto andare in bici, ma siamo in vacanza, evviva l’avventura, si va. Il noleggio della bici costa circa 10 euro per un’intera giornata: noleggiamo, puntiamo al B&B dal gaelico nome impronunciabile carichi come dei poco probabili desperados (portare dei trolley su delle bici è davvero un’impresa… Ma c’è anche chi lo è riuscito a legare dietro e a tirare come un carrettino), partiamo.
    Il B&B è grazioso e pulito, la padrona di casa dai rossi pomelli è un tantinello esagitata ma davvero gentilissima. Molliamo zaini e trolley e ci buttiamo alla scoperta dell’isola.
    Inishmore è l’isola più grande (lunga 13 km e larga 3) e sembra di essere stati lanciati dentro la valle dell’immaginario collettivo dell’Irlanda: muretti a secco, mare di un blu intenso che di infrange su fiordi e rocce a picco. E perchè no,  qualche forte di epoca antica.
    Pedaliamo pedaliamo pedaliamo e l’unica cosa che riesco a pensare è: perché non ho fatto colazione? C’è freddo, e io cerco di saziarmi con la meraviglia del paesaggio… e mangiando more. Si perché sembra incredibile ma l’isola è ricoperta di rovi ancora pieni zeppi di frutti di bosco selvatici ai lati delle stradine e di quei muretti tanto caratteristici. I miei compagni di viaggio si formalizzano sulla questione igienica, io me ne sbatto allegramente… non devo avere gli anticorpi per l’influenza, ma quelli che mi proteggono dai problemi dell’apparato digerente… beh, quelli sono grossi come patate! Read more

    Share:
    Irlanda, Viaggi

    Buon compleanno… partiamo!

    IMG_4057 (Custom)Nella mia valigia ho messo: costume, giacca antivento, un vestito elegante, un paio di tacchi vertiginosi e, letteralmente, una manciata di mutande. Sono in Irlanda e la mia valigia è completamente scazzata. Ma questa volta non è colpa mia. Per il mio compleanno la mia dolce metà ha deciso di regalarmi l’ennesimo viaggio “vedi in aeroporto dove andiamo”, ma se le altre volte il mio fiuto investigativo e la mia curiosità morbosa mi hanno rovinato la sorpresa, questa volta mi sono goduta davvero il regalo… Se non fosse che adesso devo trovare un posto in cui comprare un altro paio di pantaloni.
    Ma cominciamo dall’inizio. Ritrovo alle 8:30 a casa sua, quella che condivide con i suoi amici: c’era uno dei due coinquilini, e fin qui nulla di strano. È quando ho visto entrare dalla porta altri due suoi amici che non centravano nulla che credo mi si sia pennellata sulla faccia un’espressione perplessa che di sicuro non si è mitigata con il loro “hei, siamo qui per farti gli auguri, buon compleanno!”. Si parte, tutti e 5, direzione Orio al Serio. Non sapevo neanche quanti giorni sarei stata via, tanto per dire, e se non fosse che a uno dei 4 è scappato al telefono un “no, non ci sono, sto andando in Irlanda!” sono sicura che l’avrei scoperto sull’aereo, se non nell’aeroporto di destinazione. Read more

    Share: